Galli Luca
Torino, Corso Francia 23
Al portone 23 di Corso Francia a Torino, la casa della Vittoria (1920) dell'architetto Gottardo Gussoni, un esempio di tardo liberty o forse già neogotico.
Popolarmente chiamata la "casa dei draghi" per la presenza di sculture a forma di rettile alato che si appoggiano sui cornicioni della facciata. Oltre ai due all'ingresso, notate la presenza di quelli che sorreggono i balconi (in tutto ne ho contati otto).
Il palazzo fu costruito da Giovanbattista Carrera nel 1920 per celebrare la vittoria italiana (da cui il nome del palazzo) nella Grande Guerra, come ricorda la lapide (visibile sul lato destro della foto):
Nei momenti più torbidi
del dopo guerra
il Cav. del Lavoro
GIOVANBATTISTA CARRERA
di Magnano Biella
costrviva
Qvesto monumentale palazzo
ricordo
della grande vittoria del
MCMXX
Mi sono interessato a questo palazzo dopo aver letto il libro "Angeli su Torino", pubblicato dalla bella casa editrice Ellin Sellae (Cuneo), un romanzo ambientato a cavallo tra Torino, Sligo (in Irlanda) ed Exilles. Il libro menziona i due draghi principali identificandoli uno maschio e uno femmina. Forse suggestionato, andando sul luogo e cercando di provare il dimorfismo sessuale dei draghi, a me è sembrato che quello di sinistra (che china la testa) fosse femmina (leggermente più piccolo?) e quello a destra (forse più grande?) che fissa l'altro sia il maschio..
Torino, Corso Francia 23
Al portone 23 di Corso Francia a Torino, la casa della Vittoria (1920) dell'architetto Gottardo Gussoni, un esempio di tardo liberty o forse già neogotico.
Popolarmente chiamata la "casa dei draghi" per la presenza di sculture a forma di rettile alato che si appoggiano sui cornicioni della facciata. Oltre ai due all'ingresso, notate la presenza di quelli che sorreggono i balconi (in tutto ne ho contati otto).
Il palazzo fu costruito da Giovanbattista Carrera nel 1920 per celebrare la vittoria italiana (da cui il nome del palazzo) nella Grande Guerra, come ricorda la lapide (visibile sul lato destro della foto):
Nei momenti più torbidi
del dopo guerra
il Cav. del Lavoro
GIOVANBATTISTA CARRERA
di Magnano Biella
costrviva
Qvesto monumentale palazzo
ricordo
della grande vittoria del
MCMXX
Mi sono interessato a questo palazzo dopo aver letto il libro "Angeli su Torino", pubblicato dalla bella casa editrice Ellin Sellae (Cuneo), un romanzo ambientato a cavallo tra Torino, Sligo (in Irlanda) ed Exilles. Il libro menziona i due draghi principali identificandoli uno maschio e uno femmina. Forse suggestionato, andando sul luogo e cercando di provare il dimorfismo sessuale dei draghi, a me è sembrato che quello di sinistra (che china la testa) fosse femmina (leggermente più piccolo?) e quello a destra (forse più grande?) che fissa l'altro sia il maschio..