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La pace
yairbirds
Posted 16 years ago
Non ho nulla di nuovo da insegnare al mondo.
La verità e la non violenza sono antiche come le montagne.
La non violenza non è un vestito
che possiamo mettere e togliere quando ci pare.
Essa abita nel cuore,
e deve essere una parte inscindibile del nostro essere.
(Gandhi)
La verità e la non violenza sono antiche come le montagne.
La non violenza non è un vestito
che possiamo mettere e togliere quando ci pare.
Essa abita nel cuore,
e deve essere una parte inscindibile del nostro essere.
(Gandhi)
yairbirds
Posted 16 years ago
Al momento di marciare molti non sanno
che alla loro testa marcia il nemico.
La voce che li comanda è la voce del nemico.
E chi parla del nemico è lui stesso il nemico.
(Bertolt Brecht)
che alla loro testa marcia il nemico.
La voce che li comanda è la voce del nemico.
E chi parla del nemico è lui stesso il nemico.
(Bertolt Brecht)
yairbirds
Posted 16 years ago
E tuttavia io continuerò a chiamare
libertà la libertà,
assassinio l'assassinio,
colpa la colpa,
con l'ostinazione di un folle che scava
con le unghie il suo nome sul muro.
(Lefkios Zafiriou)
libertà la libertà,
assassinio l'assassinio,
colpa la colpa,
con l'ostinazione di un folle che scava
con le unghie il suo nome sul muro.
(Lefkios Zafiriou)
yairbirds
Posted 16 years ago
Abbiamo imparato a volare come gli uccelli,
a nuotare come i pesci,
ma non abbiamo imparato a vivere come fratelli.
(Martin Luther King)
a nuotare come i pesci,
ma non abbiamo imparato a vivere come fratelli.
(Martin Luther King)
yairbirds
Posted 16 years ago
LA PACE
Non importa che tu sia
uomo o donna
vecchio o bambino
impiegato, operaio o contadino,
non importa
che tu sia bianco, nero o giallo
non importa quale sia
il tuo credo politico o religioso.
Se ti chiedono
qual è la cosa più importante
del mondo rispondi
prima
dopo
sempre
la pace
(Li Tien Min)
Non importa che tu sia
uomo o donna
vecchio o bambino
impiegato, operaio o contadino,
non importa
che tu sia bianco, nero o giallo
non importa quale sia
il tuo credo politico o religioso.
Se ti chiedono
qual è la cosa più importante
del mondo rispondi
prima
dopo
sempre
la pace
(Li Tien Min)
yairbirds
Posted 16 years ago
E’ pazzesco che l’uomo può inventare
per distruggere
l’uomo
e poiché tutto questo avviene normalmente
l’uomo si crede vivo ed è già quasi morto
e già da molto
tempo
va avanti e indietro in un triste scenario.
(Jacques Prèvert)
per distruggere
l’uomo
e poiché tutto questo avviene normalmente
l’uomo si crede vivo ed è già quasi morto
e già da molto
tempo
va avanti e indietro in un triste scenario.
(Jacques Prèvert)
yairbirds
Posted 16 years ago
Lascia che il vento degli angeli bianchi sfiori la luna dei gigli colomba,
sarà una luce immensa e molti cavalli del mare potranno vestirsi di cielo,
lascia che venga il sogno con mille arcobaleni e rondini di sole,
sarà la gelosia di un tango misterioso a perdersi nei fasti di Granada.
Lascia che l'ermellino vaghi dolce nel bosco della regina piuma,
siediti sulle onde di questo mare lieve che insorge nella neve,
siediti e non alzarti, rimani ad ascoltare la voce dei cipressi ,
lascia che la tua ombra si ponga alla sinistra della conchiglia destra.
Siediti sulle onde di questo mare lieve, siediti e non parlare,
lascia che sia la morte a prendere la vita,
lascia che sia la vita a prendere la morte,
siediti sulle onde, cantami una canzone.
Cantami una canzone con fiori e melograni fra le mani,
con usignoli e rane, verdi rane che siano rane verdi,
come l'erba dei prati dei calamari spugna,
come la primavera di una gardenia adulta.
Come un agnello rosso, rosso come un corallo,
splendido come un gallo che ha visto Biancaneve,
come una semibreve che ha perso la laringe,
splendido come il tempo di un alamaro lince.
Lascia che il vento degli angeli bianchi sfiori la guancia del diavolo perla,
sarà una stella immensa a perdersi nel lieto perdurare di questo lungo sogno,
lascia che tutto il vuoto s' innalzi mestamente nel cuore di un gitano,
sarà la melodia di una chitarra gialla a fare impietosire il corvo nano.
Cantami una canzone con bocche di leone e di viole,
con girasoli e fiabe, fiabe e discorsi veri che siano vere fiabe,
come il senso profondo di un crisantemo biondo,
come un silenzio ingordo, come un violino sordo.
Siediti sulle onde di questo mare lieve, siediti e non parlare,
lascia che sia la morte a prendere la vita,
lascia che sia la vita a prendere la morte,
siediti sulle onde, cantami una canzone.
Cantami una canzone con fiori e melograni fra le mani
Antonio Rossi
sarà una luce immensa e molti cavalli del mare potranno vestirsi di cielo,
lascia che venga il sogno con mille arcobaleni e rondini di sole,
sarà la gelosia di un tango misterioso a perdersi nei fasti di Granada.
Lascia che l'ermellino vaghi dolce nel bosco della regina piuma,
siediti sulle onde di questo mare lieve che insorge nella neve,
siediti e non alzarti, rimani ad ascoltare la voce dei cipressi ,
lascia che la tua ombra si ponga alla sinistra della conchiglia destra.
Siediti sulle onde di questo mare lieve, siediti e non parlare,
lascia che sia la morte a prendere la vita,
lascia che sia la vita a prendere la morte,
siediti sulle onde, cantami una canzone.
Cantami una canzone con fiori e melograni fra le mani,
con usignoli e rane, verdi rane che siano rane verdi,
come l'erba dei prati dei calamari spugna,
come la primavera di una gardenia adulta.
Come un agnello rosso, rosso come un corallo,
splendido come un gallo che ha visto Biancaneve,
come una semibreve che ha perso la laringe,
splendido come il tempo di un alamaro lince.
Lascia che il vento degli angeli bianchi sfiori la guancia del diavolo perla,
sarà una stella immensa a perdersi nel lieto perdurare di questo lungo sogno,
lascia che tutto il vuoto s' innalzi mestamente nel cuore di un gitano,
sarà la melodia di una chitarra gialla a fare impietosire il corvo nano.
Cantami una canzone con bocche di leone e di viole,
con girasoli e fiabe, fiabe e discorsi veri che siano vere fiabe,
come il senso profondo di un crisantemo biondo,
come un silenzio ingordo, come un violino sordo.
Siediti sulle onde di questo mare lieve, siediti e non parlare,
lascia che sia la morte a prendere la vita,
lascia che sia la vita a prendere la morte,
siediti sulle onde, cantami una canzone.
Cantami una canzone con fiori e melograni fra le mani
Antonio Rossi
yairbirds
Posted 16 years ago
Non voglio la guerra
che uccide la vita
non voglio la morte dei bimbi il sorriso
non voglio la guerra che uccide ogni pace
io voglio la vita!
Io voglio la vita che i miei avi mi han dato
per me, i loro sudori
sui campi han versato
non voglio la guerra
di sangue vestita
io voglio la vita!
Io voglio volare in cieli infiniti
non voglio le nebbie dei fumi ingialliti
di menti ammalate
che mi comandano il fato,
e' mio il destino
io voglio la vita!
Io voglio che al porto
ci sia sempre il mio faro
che al buio illumini il mare
mi indichi il punto d'arrivo
alla terra che vive
in Pace felice
io voglio la vita!
Basta un campo di grano
che si dondola al sole
io voglio l'amore!
Un campo infinito di papaveri in fiore
che il rosso sia simbolo
della passione del cuore
abbracciare io voglio
sotto la luna la notte
non voglio la morte!
non voglio sentire il rumore di botti
nascondermi in grotte
per sfuggire alle botte,
io amo la notte!
Io voglio volare
non voglio mio Dio
che nessuno mi spari
io voglio cantare!
come fa l'usignolo
per dirti con note
per sempre Ti adoro!
Nella Tua gloria infinita
mio Tutto, mio Bene
io so che Tu puoi
svegliare quei cuori
che la pace ci nega
non puoi non sentirmi
sto urlando lo vedi
perchè sono mamma
e ho partorito la vita
col nodo alla gola
in ginocchio,
La pace ti chiedo
Lucia di Iulio
nota nel web com bel danubio Blù
mancata un due mesi fà a ricordo
che uccide la vita
non voglio la morte dei bimbi il sorriso
non voglio la guerra che uccide ogni pace
io voglio la vita!
Io voglio la vita che i miei avi mi han dato
per me, i loro sudori
sui campi han versato
non voglio la guerra
di sangue vestita
io voglio la vita!
Io voglio volare in cieli infiniti
non voglio le nebbie dei fumi ingialliti
di menti ammalate
che mi comandano il fato,
e' mio il destino
io voglio la vita!
Io voglio che al porto
ci sia sempre il mio faro
che al buio illumini il mare
mi indichi il punto d'arrivo
alla terra che vive
in Pace felice
io voglio la vita!
Basta un campo di grano
che si dondola al sole
io voglio l'amore!
Un campo infinito di papaveri in fiore
che il rosso sia simbolo
della passione del cuore
abbracciare io voglio
sotto la luna la notte
non voglio la morte!
non voglio sentire il rumore di botti
nascondermi in grotte
per sfuggire alle botte,
io amo la notte!
Io voglio volare
non voglio mio Dio
che nessuno mi spari
io voglio cantare!
come fa l'usignolo
per dirti con note
per sempre Ti adoro!
Nella Tua gloria infinita
mio Tutto, mio Bene
io so che Tu puoi
svegliare quei cuori
che la pace ci nega
non puoi non sentirmi
sto urlando lo vedi
perchè sono mamma
e ho partorito la vita
col nodo alla gola
in ginocchio,
La pace ti chiedo
Lucia di Iulio
nota nel web com bel danubio Blù
mancata un due mesi fà a ricordo
yairbirds
Posted 16 years ago
Si sono aperte le porte della Pace, colorate di rosa, profumate di silenzio e dolcezza.
Nella quiete, i primi passi sulla tiepida sabbia.
Leggero, nel cuore, un sorriso.
Luciano Galassi
Nella quiete, i primi passi sulla tiepida sabbia.
Leggero, nel cuore, un sorriso.
Luciano Galassi
yairbirds
Posted 16 years ago
ALLE FRONDE DEI SALICI
E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo ?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
Salvatore Quasimodo
E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo ?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
Salvatore Quasimodo
yairbirds
Posted 16 years ago
AL DI LÀ DEL MARE
Al di là del mare c’è una terra amica
al di là del mare c’è una guerra antica
là dove scende il male non si può amare.
Ma io chiedo amore per quelli che piangono
Al di qua del mare c’è una chiesa antica
nella sua mano cresce l’erba della libertà.
Ma io chiedo amore per i bimbi che nascono
per i bimbi che invocano
per i bimbi che crescono.
Ed io chiedo amore per i bimbi che nascono
per i bimbi che invocano
per i bimbi che muoiono.
Nel mio cuore amico c’è per te l’amore
ti vorrei donare le ali per volare
e come nelle favole il bene vincerà.
Ma io chiedo amore per quelli che piangono
al di qua del mare c’è una chiesa antica
nella sua mano cresce l’erba della libertà.
Ma io chiedo amore per i bimbi che nascono
per i bimbi che invocano
per i bimbi che muoiono.
Patrizio Viozzi
Al di là del mare c’è una terra amica
al di là del mare c’è una guerra antica
là dove scende il male non si può amare.
Ma io chiedo amore per quelli che piangono
Al di qua del mare c’è una chiesa antica
nella sua mano cresce l’erba della libertà.
Ma io chiedo amore per i bimbi che nascono
per i bimbi che invocano
per i bimbi che crescono.
Ed io chiedo amore per i bimbi che nascono
per i bimbi che invocano
per i bimbi che muoiono.
Nel mio cuore amico c’è per te l’amore
ti vorrei donare le ali per volare
e come nelle favole il bene vincerà.
Ma io chiedo amore per quelli che piangono
al di qua del mare c’è una chiesa antica
nella sua mano cresce l’erba della libertà.
Ma io chiedo amore per i bimbi che nascono
per i bimbi che invocano
per i bimbi che muoiono.
Patrizio Viozzi
yairbirds
Posted 16 years ago
I bambini giocano
I bambini giocano alla guerra.
E' raro che giochino alla pace
perché gli adulti
da sempre fanno la guerra,
tu fai "pum" e ridi;
il soldato spara
e un altro uomo
non ride più.
E' la guerra.
C'è un altro gioco
da inventare:
far sorridere il mondo,
non farlo piangere.
Pace vuol dire
che non a tutti piace
lo stesso gioco,
che i tuoi giocattoli
piacciono anche
agli altri bimbi
che spesso non ne hanno,
perché ne hai troppi tu;
che i disegni degli altri bambini
non sono dei pasticci;
che la tua mamma
non è solo tutta tua;
che tutti i bambini
sono tuoi amici.
E pace è ancora
non avere fame
non avere freddo
non avere paura.
Bertold Brecht
I bambini giocano alla guerra.
E' raro che giochino alla pace
perché gli adulti
da sempre fanno la guerra,
tu fai "pum" e ridi;
il soldato spara
e un altro uomo
non ride più.
E' la guerra.
C'è un altro gioco
da inventare:
far sorridere il mondo,
non farlo piangere.
Pace vuol dire
che non a tutti piace
lo stesso gioco,
che i tuoi giocattoli
piacciono anche
agli altri bimbi
che spesso non ne hanno,
perché ne hai troppi tu;
che i disegni degli altri bambini
non sono dei pasticci;
che la tua mamma
non è solo tutta tua;
che tutti i bambini
sono tuoi amici.
E pace è ancora
non avere fame
non avere freddo
non avere paura.
Bertold Brecht
yairbirds
Posted 16 years ago
Soltanto chiedo a Dio
Che il dolore non mi sia indifferente
Che la morte non mi trovi
Vuoto e da solo senza aver fatto
quello che potevo
Soltanto chiedo a Dio
che l’ ingiustizia non mi sia indifferente
che non mi schiaffeggino
sull’altra guancia
Dopo che il potere mi tolse tutto
Soltanto chiedo a Dio
Che la guerra non mi sia indifferente
È un grosso mostro e calpesta forte
Tutta la povera innocenza della gente
È un grosso mostro e calpesta forte
Tutta la povera innocenza della gente
Soltanto chiedo a Dio
Che l’inganno non mi sia indifferente
Se un malfattore può di più di tanti onesti
Che questi trovino giustizia
Soltanto chiedo a Dio
Che il futuro non mi sia indifferente
E’ senza speranze chi è costretto
ad andarsene
A vivere in una cultura che non ha scelto
Soltanto chiedo a Dio
Che la guerra non mi sia indifferente
È un grosso mostro e calpesta forte
Tutta la povera innocenza della gente
È un grosso mostro e calpesta forte
Tutta la povera innocenza della gente
Leon Gieco
(compositore argentino)
Che il dolore non mi sia indifferente
Che la morte non mi trovi
Vuoto e da solo senza aver fatto
quello che potevo
Soltanto chiedo a Dio
che l’ ingiustizia non mi sia indifferente
che non mi schiaffeggino
sull’altra guancia
Dopo che il potere mi tolse tutto
Soltanto chiedo a Dio
Che la guerra non mi sia indifferente
È un grosso mostro e calpesta forte
Tutta la povera innocenza della gente
È un grosso mostro e calpesta forte
Tutta la povera innocenza della gente
Soltanto chiedo a Dio
Che l’inganno non mi sia indifferente
Se un malfattore può di più di tanti onesti
Che questi trovino giustizia
Soltanto chiedo a Dio
Che il futuro non mi sia indifferente
E’ senza speranze chi è costretto
ad andarsene
A vivere in una cultura che non ha scelto
Soltanto chiedo a Dio
Che la guerra non mi sia indifferente
È un grosso mostro e calpesta forte
Tutta la povera innocenza della gente
È un grosso mostro e calpesta forte
Tutta la povera innocenza della gente
Leon Gieco
(compositore argentino)
yairbirds
Posted 16 years ago
Poiché le guerre cominciano nelle menti degli uomini,
è nelle menti degli uomini che si devono costruire le difese della Pace"
Costituzione dell'UNESCO, 1947
è nelle menti degli uomini che si devono costruire le difese della Pace"
Costituzione dell'UNESCO, 1947
yairbirds
Posted 16 years ago
Sia pace per le aurore che verranno,
pace per il ponte, pace per il vino,
pace per le parole che mi frugano
più dentro e che dal mio sangue risalgono
legando terra e amori con l’antico
canto;
e sia pace per le città all’alba
quando si sveglia il pane,
pace al libro come sigillo d’aria,
e pace per le ceneri di questi
morti e di questi altri ancora;
e sia pace sopra l’oscuro ferro di Brooklin, al portalettere
che entra di casa in casa come il giorno,
pace per il regista che grida al megafono rivolto ai convolvoli,
pace per la mia mano destra che brama soltanto scrivere il nome
Rosario, pace per il boliviano segreto come pietra
nel fondo di uno stagno, pace perché tu possa sposarti;
e sia pace per tutte le segherie del Bio-Bio,
per il cuore lacerato della Spagna,
sia pace per il piccolo Museo
di Wyoming, dove la più dolce cosa
è un cuscino con un cuore ricamato,
pace per il fornaio ed i suoi amori,
pace per la farina, pace per tutto il grano
che deve nascere, pace per ogni
amore che cerca schermi di foglie,
pace per tutti i vivi,
per tutte le terre e le acque.
Ed ora qui vi saluto,
torno alla mia casa, ai miei sogni,
ritorno alla Patagonia, dove
il vento fa vibrare le stalle
e spruzza ghiaccio
l’oceano. Non sono che un poeta
e vi amo tutti, e vago per il mondo
che amo: nella mia patria i minatori
conoscono le carceri e i soldati
danno ordini ai giudici.
Ma io amo anche le radici
del mio piccolo gelido paese.
Se dovessi morire mille volte,
io là vorrei morire:
se dovessi mille volte nascere,
là vorrei nascere,
vicino all’araucaria selvaggia,
al forte vento che soffia dal Sud.
Nessuno pensi a me.
Pensiamo a tutta la terra, battendo
dolcemente le nocche sulla tavola.
Io non voglio che il sangue
torni ad inzuppare il pane, i legumi, la musica:
ed io voglio che vengano con me
la ragazza, il minatore, l’avvocato, il marinaio, il fabbricante di bambole
e che escano a bere con me il vino più rosso.
Io qui non vengo a risolvere nulla.
Sono venuto solo per cantare
e per farti cantare con me.
Neruda
pace per il ponte, pace per il vino,
pace per le parole che mi frugano
più dentro e che dal mio sangue risalgono
legando terra e amori con l’antico
canto;
e sia pace per le città all’alba
quando si sveglia il pane,
pace al libro come sigillo d’aria,
e pace per le ceneri di questi
morti e di questi altri ancora;
e sia pace sopra l’oscuro ferro di Brooklin, al portalettere
che entra di casa in casa come il giorno,
pace per il regista che grida al megafono rivolto ai convolvoli,
pace per la mia mano destra che brama soltanto scrivere il nome
Rosario, pace per il boliviano segreto come pietra
nel fondo di uno stagno, pace perché tu possa sposarti;
e sia pace per tutte le segherie del Bio-Bio,
per il cuore lacerato della Spagna,
sia pace per il piccolo Museo
di Wyoming, dove la più dolce cosa
è un cuscino con un cuore ricamato,
pace per il fornaio ed i suoi amori,
pace per la farina, pace per tutto il grano
che deve nascere, pace per ogni
amore che cerca schermi di foglie,
pace per tutti i vivi,
per tutte le terre e le acque.
Ed ora qui vi saluto,
torno alla mia casa, ai miei sogni,
ritorno alla Patagonia, dove
il vento fa vibrare le stalle
e spruzza ghiaccio
l’oceano. Non sono che un poeta
e vi amo tutti, e vago per il mondo
che amo: nella mia patria i minatori
conoscono le carceri e i soldati
danno ordini ai giudici.
Ma io amo anche le radici
del mio piccolo gelido paese.
Se dovessi morire mille volte,
io là vorrei morire:
se dovessi mille volte nascere,
là vorrei nascere,
vicino all’araucaria selvaggia,
al forte vento che soffia dal Sud.
Nessuno pensi a me.
Pensiamo a tutta la terra, battendo
dolcemente le nocche sulla tavola.
Io non voglio che il sangue
torni ad inzuppare il pane, i legumi, la musica:
ed io voglio che vengano con me
la ragazza, il minatore, l’avvocato, il marinaio, il fabbricante di bambole
e che escano a bere con me il vino più rosso.
Io qui non vengo a risolvere nulla.
Sono venuto solo per cantare
e per farti cantare con me.
Neruda
yairbirds
Posted 16 years ago
Avevo una scatola di colori,
brillanti, decisi e vivi.
Avevo una scatola di colori,
alcuni caldi, altri molto freddi.
Non avevo il rosso per il sangue dei feriti,
non avevo il nero per il pianto degli orfani,
non avevo il bianco per il volto dei morti,
non avevo il giallo per le sabbie ardenti.
Ma avevo l'arancio per la gioia della vita,
e il verde per i germogli e i nidi,
e il celeste per i chiari cieli splendenti,
e il rosa per il sogno e il riposo.
Mi sono seduta,
e ho dipinto la pace.
Tali SoreK
brillanti, decisi e vivi.
Avevo una scatola di colori,
alcuni caldi, altri molto freddi.
Non avevo il rosso per il sangue dei feriti,
non avevo il nero per il pianto degli orfani,
non avevo il bianco per il volto dei morti,
non avevo il giallo per le sabbie ardenti.
Ma avevo l'arancio per la gioia della vita,
e il verde per i germogli e i nidi,
e il celeste per i chiari cieli splendenti,
e il rosa per il sogno e il riposo.
Mi sono seduta,
e ho dipinto la pace.
Tali SoreK
yairbirds
Posted 16 years ago
Verrà un giorno più puro degli altri:
scoppierà la pace sulla terra
come un sole di cristallo.
Una luce nuova
avvolgerà le cose.
Gli uomini canteranno per le strade
ormai liberi dalla morte menzognera.
Il frumento crescerà sui resti
delle armi distrutte
e nessuno verserà
il sangue del fratello.
Il mondo apparterrà alle fonti
e alle spighe che imporranno il loro impero
di abbondanza e freschezza senza frontiere.
Jorge Carrera Andrade
scoppierà la pace sulla terra
come un sole di cristallo.
Una luce nuova
avvolgerà le cose.
Gli uomini canteranno per le strade
ormai liberi dalla morte menzognera.
Il frumento crescerà sui resti
delle armi distrutte
e nessuno verserà
il sangue del fratello.
Il mondo apparterrà alle fonti
e alle spighe che imporranno il loro impero
di abbondanza e freschezza senza frontiere.
Jorge Carrera Andrade
yairbirds
Posted 16 years ago
Cessate d'uccidere i morti,
Non gridate più, non gridate
Se li volete ancora udire,
Se sperate di non perire.
Hanno l'impercettibile sussurro,
Non fanno più rumore
Del crescere dell'erba,
Lieta dove non passa l'uomo.
Giuseppe Ungaretti
Non gridate più, non gridate
Se li volete ancora udire,
Se sperate di non perire.
Hanno l'impercettibile sussurro,
Non fanno più rumore
Del crescere dell'erba,
Lieta dove non passa l'uomo.
Giuseppe Ungaretti
yairbirds
Posted 16 years ago
Hanno fuso l'ordigno di guerra con le
mie dita troppo occupate a servirsi
di cibi cannibaleschi e tutto il mondo
è corso a vedere.
Pene infranto e rotta condotta sono
lì a farvi da guida: l'esperienza è
maestra degli svogliati, i poveri d'immaginazione
che rotolandosi nell'aldilà hanno voluto
imprigionarvi. Voglia di fare temprata
da consuetudini che hanno invece tremebonde
pratiche: quelle di non sapere dove
le hanno lasciate.
Ed è il dovere a farti strada come fosse
una sbiadita lanterna e spaccata che
nulla illumina salvo che il tuo piede
che sbaglia.
Gli aeroplani hanno cominciato a sparare
sulla folla poi hanno tradito così come
è normale nella pioggia di ogni giorno
e anche la sera.
Ogni giorno tentano un tranello e ogni
giorno torna la purezza e ogni notte
mettono in dubbio quello che hanno fatto
di giorno.
Di giorno sognano; di notte vegliano;
il pomeriggio dormono; la mattina pregano.
Pregano che non se ne andrà così presto
la vita che ha nascosto la morte per
tanto tempo finché un giorno ritrovarono
la notte stesa come un morto.
Amelia Rosselli
mie dita troppo occupate a servirsi
di cibi cannibaleschi e tutto il mondo
è corso a vedere.
Pene infranto e rotta condotta sono
lì a farvi da guida: l'esperienza è
maestra degli svogliati, i poveri d'immaginazione
che rotolandosi nell'aldilà hanno voluto
imprigionarvi. Voglia di fare temprata
da consuetudini che hanno invece tremebonde
pratiche: quelle di non sapere dove
le hanno lasciate.
Ed è il dovere a farti strada come fosse
una sbiadita lanterna e spaccata che
nulla illumina salvo che il tuo piede
che sbaglia.
Gli aeroplani hanno cominciato a sparare
sulla folla poi hanno tradito così come
è normale nella pioggia di ogni giorno
e anche la sera.
Ogni giorno tentano un tranello e ogni
giorno torna la purezza e ogni notte
mettono in dubbio quello che hanno fatto
di giorno.
Di giorno sognano; di notte vegliano;
il pomeriggio dormono; la mattina pregano.
Pregano che non se ne andrà così presto
la vita che ha nascosto la morte per
tanto tempo finché un giorno ritrovarono
la notte stesa come un morto.
Amelia Rosselli
yairbirds
Posted 16 years ago
Se viene la guerra
non partirò soldato.
Ma di nuovo gli usati treni
porteranno i giovani soldati
lontano a morire dalle madri.
Se viene la guerra
non partirò soldato.
Sarò traditore
della vana patria.
Mi farò fucilare
come disertore.
Mia nonna da ragazzino
mi raccontava:
"Tu non eri ancora nato. Tua madre
ti aspettava. Io già pensavo
dentro il rifugio osceno
ma caldo di tanti corpi, gli uni
agli altri stretti, come tanti
apparenti fratelli, alle favole
che avrebbero portato il sonno
a te, che, Dio non voglia!,
non veda più guerre".
Dario Bellezza
non partirò soldato.
Ma di nuovo gli usati treni
porteranno i giovani soldati
lontano a morire dalle madri.
Se viene la guerra
non partirò soldato.
Sarò traditore
della vana patria.
Mi farò fucilare
come disertore.
Mia nonna da ragazzino
mi raccontava:
"Tu non eri ancora nato. Tua madre
ti aspettava. Io già pensavo
dentro il rifugio osceno
ma caldo di tanti corpi, gli uni
agli altri stretti, come tanti
apparenti fratelli, alle favole
che avrebbero portato il sonno
a te, che, Dio non voglia!,
non veda più guerre".
Dario Bellezza
yairbirds
Posted 16 years ago
La pace non è soltanto
il contrario di guerra:
pace è di più.
Pace è la legge della vita umana.
Pace è quando noi agiamo
in modo giusto
è quando tra ogni singolo essere umano
regna la giustizia.
Nohawh
il contrario di guerra:
pace è di più.
Pace è la legge della vita umana.
Pace è quando noi agiamo
in modo giusto
è quando tra ogni singolo essere umano
regna la giustizia.
Nohawh
yairbirds
Posted 16 years ago
Oh grande spirito che regni nel cielo
guidaci nell'accordo di pace e comprensione
permettici di vivere tutti insieme come fratelli e sorelle.
Preghiera per la pace
Native American Indians
guidaci nell'accordo di pace e comprensione
permettici di vivere tutti insieme come fratelli e sorelle.
Preghiera per la pace
Native American Indians
yairbirds
Posted 16 years ago
CHI STA IN ALTO DICE: PACE E GUERRA di Bertolt Brecht
Sono di essenza diversa.
La loro pace e la loro guerra
Sono come il vento e la tempesta.
La guerra cresce dalla loro pace
Come il figlio dalla madre.
Ha in faccia
I suoi lineamenti orridi.
La loro guerra uccide
Quel che alla loro pace
è sopravvissuto.
Sono di essenza diversa.
La loro pace e la loro guerra
Sono come il vento e la tempesta.
La guerra cresce dalla loro pace
Come il figlio dalla madre.
Ha in faccia
I suoi lineamenti orridi.
La loro guerra uccide
Quel che alla loro pace
è sopravvissuto.
yairbirds
Posted 16 years ago
UN PENSIERO DOMINANTE di Cesare Pavese
Per questo ogni guerra è una guerra civile:
ogni caduto somiglia a chi resta,
e gliene chiede ragione.
Per questo ogni guerra è una guerra civile:
ogni caduto somiglia a chi resta,
e gliene chiede ragione.
yairbirds
Posted 16 years ago
LA PACE di Alberto Teodori
Quando l'orizzonte si disperde tra cielo e mare
penso a tutte le cose belle che riflettono il cielo sereno,
è come avere l'azzurro in tasca
per quando il grigiore invernale ci assale.
Se potessimo scavalcare le nubi
troveremmo per sempre il sole.
Basta un po' d'azzurro in tasca e
cerchiamo di non barattare i nostri spiccioli di cielo
con qualche occasione di sconto.
Teniamo sempre in riserva il nostro azzurro in tasca,
ci potrebbe essere utile sempre.
Inseriamo nella nostra tasca oltre l'azzurro del mare e del cielo
l'arcobaleno e sicuri avremo per sempre la pace.
Quando l'orizzonte si disperde tra cielo e mare
penso a tutte le cose belle che riflettono il cielo sereno,
è come avere l'azzurro in tasca
per quando il grigiore invernale ci assale.
Se potessimo scavalcare le nubi
troveremmo per sempre il sole.
Basta un po' d'azzurro in tasca e
cerchiamo di non barattare i nostri spiccioli di cielo
con qualche occasione di sconto.
Teniamo sempre in riserva il nostro azzurro in tasca,
ci potrebbe essere utile sempre.
Inseriamo nella nostra tasca oltre l'azzurro del mare e del cielo
l'arcobaleno e sicuri avremo per sempre la pace.
yairbirds
Posted 16 years ago
Ombra
Rieccovi accanto a me
Compagni miei morti in guerra
Oliva del tempo
Ricordi che ormai fate un ricordo solo
Come cento pelli fanno una sola pelliccia
Come queste migliaia di ferite fanno un solo articolo di giornale
Impalpabile e buia apparenza avete preso
La forma instabile della mia ombra
Un indiano in agguato per l'eternità
E ombra mi strisciate accanto
Ma non mi sentite più
Non conoscerete più i poemi divini che canto
Mentre io vi sento vi vedo ancora
Destini
Ombra multipla il sole vi conservi
Voi che tanto mi amate da non lasciarmi mai
E che ballate al sole senza far polvere
Ombra inchiostro del sole
Scrittura della mia luce
Cassone di rimpianti
Un dio che si umilia.
Apollinaire
(1880 - 1918)
Rieccovi accanto a me
Compagni miei morti in guerra
Oliva del tempo
Ricordi che ormai fate un ricordo solo
Come cento pelli fanno una sola pelliccia
Come queste migliaia di ferite fanno un solo articolo di giornale
Impalpabile e buia apparenza avete preso
La forma instabile della mia ombra
Un indiano in agguato per l'eternità
E ombra mi strisciate accanto
Ma non mi sentite più
Non conoscerete più i poemi divini che canto
Mentre io vi sento vi vedo ancora
Destini
Ombra multipla il sole vi conservi
Voi che tanto mi amate da non lasciarmi mai
E che ballate al sole senza far polvere
Ombra inchiostro del sole
Scrittura della mia luce
Cassone di rimpianti
Un dio che si umilia.
Apollinaire
(1880 - 1918)
yairbirds
Posted 16 years ago
Sulla tua tomba bianca
''Sulla tua tomba bianca
sbocciano i fiori bianchi della vita -
- o, quanti anni sono gia' passati
senza di te - spirito alato-".
''Sulla tua tomba bianca
ormai chiusa da tanti anni,
la pace volteggia con forza insolita,
forza, come la morte - ineffabile.''
''Sulla tua tomba bianca
risplende luminosa quiete,
come se qualcosa ci sollevasse in alto,
come se confortasse la speranza''
''Sulla tua tomba bianca
inginocchiato con la mia tristezza -
o, quanto tempo e' passato -
eppure oggi mi pare poco.''
''Sulla tua tomba bianca
o Madre - amore spento -
la mia bocca sussurrava esausta:
- Dona eterno riposo -
Karol Wojtyla
''Sulla tua tomba bianca
sbocciano i fiori bianchi della vita -
- o, quanti anni sono gia' passati
senza di te - spirito alato-".
''Sulla tua tomba bianca
ormai chiusa da tanti anni,
la pace volteggia con forza insolita,
forza, come la morte - ineffabile.''
''Sulla tua tomba bianca
risplende luminosa quiete,
come se qualcosa ci sollevasse in alto,
come se confortasse la speranza''
''Sulla tua tomba bianca
inginocchiato con la mia tristezza -
o, quanto tempo e' passato -
eppure oggi mi pare poco.''
''Sulla tua tomba bianca
o Madre - amore spento -
la mia bocca sussurrava esausta:
- Dona eterno riposo -
Karol Wojtyla
yairbirds
Posted 16 years ago
DOVE TERMINA L'ARCOBALENO
Dove termina l'arcobaleno
Deve esserci un luogo, fratello,
Dove si potrà cantare ogni genere
di canzoni,
E noi canteremo insieme, fratello,
Tu ed io, anche se tu sei bianco e io
non lo sono,
Sarà una canzone triste, fratello,
Perchè non sappiamo come fa,
Ed è difficile da imparare,
Ma possiamo riuscirci, fratello, tu ed io.
Non esiste una canzone nera.
Non esiste una canzone bianca.
Esiste solo musica, fratello,
Ed è musica quella che canteremo
Dove termina l'arcobaleno.
ìRichard Rive
Dove termina l'arcobaleno
Deve esserci un luogo, fratello,
Dove si potrà cantare ogni genere
di canzoni,
E noi canteremo insieme, fratello,
Tu ed io, anche se tu sei bianco e io
non lo sono,
Sarà una canzone triste, fratello,
Perchè non sappiamo come fa,
Ed è difficile da imparare,
Ma possiamo riuscirci, fratello, tu ed io.
Non esiste una canzone nera.
Non esiste una canzone bianca.
Esiste solo musica, fratello,
Ed è musica quella che canteremo
Dove termina l'arcobaleno.
ìRichard Rive
yairbirds
Posted 16 years ago
SE TU FOSSI
Se tu fossi un edelweiss
Io scalerei
La montagna azzurra
Per coglierti
Se tu fossi un fiore acquatico
Io mi tufferei nelle verdi
Profondità sottomarine
Per prenderti
Se tu fossi un uccello
Io andrei
Nelle immense foreste
Per ascoltarti
Se tu fossi una stella
Io veglierei
Tutte le le mie notti
Per vederti
Libertà.
Zehor Zerari
Se tu fossi un edelweiss
Io scalerei
La montagna azzurra
Per coglierti
Se tu fossi un fiore acquatico
Io mi tufferei nelle verdi
Profondità sottomarine
Per prenderti
Se tu fossi un uccello
Io andrei
Nelle immense foreste
Per ascoltarti
Se tu fossi una stella
Io veglierei
Tutte le le mie notti
Per vederti
Libertà.
Zehor Zerari
yairbirds
Posted 16 years ago
LE LACRIME
Tolsero gli artigli al gatto
e volevano che graffiasse
tolsero la voce all'usignolo
e volevano che cantasse
tolsero l'argilla alla terra
e volevano che fiorisse
ci hanno tolto le lacrime
e vogliono
che ridiamo.
Zuzana Boryslawska
Tolsero gli artigli al gatto
e volevano che graffiasse
tolsero la voce all'usignolo
e volevano che cantasse
tolsero l'argilla alla terra
e volevano che fiorisse
ci hanno tolto le lacrime
e vogliono
che ridiamo.
Zuzana Boryslawska
yairbirds
Posted 16 years ago
COSA DIRAI ?
Vieni, fratello !
Andiamo da nostro Dio.
E quando Gli saremo davanti
io dirò:
" Signore, io non odio,
io sono odiato.
Io non frusto nessuno,
io vengo frustato.
Io non desidero terre,
le mie terre sono desiderate.
Io non mi beffo della gente,
la mia gente viene beffeggiata".
E tu, fratello, cosa dirai ?
Joseph Seaman Cotter
Vieni, fratello !
Andiamo da nostro Dio.
E quando Gli saremo davanti
io dirò:
" Signore, io non odio,
io sono odiato.
Io non frusto nessuno,
io vengo frustato.
Io non desidero terre,
le mie terre sono desiderate.
Io non mi beffo della gente,
la mia gente viene beffeggiata".
E tu, fratello, cosa dirai ?
Joseph Seaman Cotter
yairbirds
Posted 16 years ago
Generale, il tuo carro armato è una macchina potente
Spiana un bosco e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un carrista.
Generale, il tuo bombardiere è potente.
Vola più rapido d’una tempesta e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un meccanico.
Generale, l’uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto:
può pensare .
Bertold Brecht
Spiana un bosco e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un carrista.
Generale, il tuo bombardiere è potente.
Vola più rapido d’una tempesta e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un meccanico.
Generale, l’uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto:
può pensare .
Bertold Brecht
yairbirds
Posted 16 years ago
NELLA GUERRA
Sono nata in mezzo alla guerra,
vivo in mezzo alla guerra,
gioco in mezzo alla guerra,
ho il terrore della guerra,
vedo morire tanta gente,
vedo morire i miei cari.
Per quanto tempo ancora
dovrò sopportare questa vita?
Io desidero con tutto il cuore,
amare, vivere, giocare,
essere uguale a tante altre bambine.
Esiste un mondo dove si può
essere liberi e non aver paura?
Esiste un mondo dove ci sia la PACE.
Anonimo
Sono nata in mezzo alla guerra,
vivo in mezzo alla guerra,
gioco in mezzo alla guerra,
ho il terrore della guerra,
vedo morire tanta gente,
vedo morire i miei cari.
Per quanto tempo ancora
dovrò sopportare questa vita?
Io desidero con tutto il cuore,
amare, vivere, giocare,
essere uguale a tante altre bambine.
Esiste un mondo dove si può
essere liberi e non aver paura?
Esiste un mondo dove ci sia la PACE.
Anonimo
yairbirds
Posted 16 years ago
TI VOGLIO BENE
Non so di quale paese tu sia
nè quale è il tuo nome che porti con
orgoglio
non so di quale terra lontana tu sei figlio
di quale ospitalità tu abbia goduto
non so di quale madre nè di quale padre
vorresti tanto abbracciare il volto
non so di quale sogno sei l'eterno guardiano
di quale solitudine tu sia l'ostaggio
non so da quale orizzonte i tuoi sguardi
delineino dei cammini
nè di quale amore tu soffra l'abbandono
non so per quale donna per quale uomo
il tuo cuore intrecci tanti soli
non so di quale ricordo tu sia prigioniero
di quale prigione tu sia il l'abitante
non so di quale destino tu sia il portatore
nè di quale futuro tu sia il morto
non so per quale cielo
per quale Dio
non so per quale Principe
per quale Libertà
non so per quale Amore
tu sia la Colomba ed Aquila di fuoco
resta il fatto che ti vorrei dire
TI VOGLIO BENE
Anonimo
Non so di quale paese tu sia
nè quale è il tuo nome che porti con
orgoglio
non so di quale terra lontana tu sei figlio
di quale ospitalità tu abbia goduto
non so di quale madre nè di quale padre
vorresti tanto abbracciare il volto
non so di quale sogno sei l'eterno guardiano
di quale solitudine tu sia l'ostaggio
non so da quale orizzonte i tuoi sguardi
delineino dei cammini
nè di quale amore tu soffra l'abbandono
non so per quale donna per quale uomo
il tuo cuore intrecci tanti soli
non so di quale ricordo tu sia prigioniero
di quale prigione tu sia il l'abitante
non so di quale destino tu sia il portatore
nè di quale futuro tu sia il morto
non so per quale cielo
per quale Dio
non so per quale Principe
per quale Libertà
non so per quale Amore
tu sia la Colomba ed Aquila di fuoco
resta il fatto che ti vorrei dire
TI VOGLIO BENE
Anonimo
yairbirds
Posted 16 years ago
Libertà nell'aria
e nella terra,
che l'uomo
spinga
come l'albero, realizzi,
come il fiume, la sua via,
libertà, umano tesoro,
prima ed ultima
conquista della luce, dì e diadema
del mondo.
Blas De Otero
e nella terra,
che l'uomo
spinga
come l'albero, realizzi,
come il fiume, la sua via,
libertà, umano tesoro,
prima ed ultima
conquista della luce, dì e diadema
del mondo.
Blas De Otero
yairbirds
Posted 16 years ago
L'INNOCENZA
Perchè sono nata povera?
Perchè non ho da mangiare?
Perchè sono rimasta sola?
Dove sono i miei genitori?
Il mondo, dicono che è bello !
Dicono che c'è un mondo dove si può
giocare, divertirsi, vivere.
Ma allora perche la guerra mi ha privato di tutto questo?
Non sono anch'io una bambina
Come tutte le altre?
Anonimo
Perchè sono nata povera?
Perchè non ho da mangiare?
Perchè sono rimasta sola?
Dove sono i miei genitori?
Il mondo, dicono che è bello !
Dicono che c'è un mondo dove si può
giocare, divertirsi, vivere.
Ma allora perche la guerra mi ha privato di tutto questo?
Non sono anch'io una bambina
Come tutte le altre?
Anonimo
yairbirds
Posted 16 years ago
Voi disboscate imbecilli
voi disboscate
Tutti i giovani alberi con la vecchia ascia
voi distruggete
Disboscate
imbecilli
voi disboscate
E gli annosi alberi con le loro radici
le loro vecchie dentiere
voi li conservate
E un cartello attaccate
Alberi del bene e del male
Alberi della Vittoria
Alberi della Libertà
E la foresta deserta appesta il vecchio bosco crepato
e partono gli uccelli
e voi restate là a cantare
Voi restate là
imbecilli
a cantare e a fare la parata.
Jacques Prèvert
voi disboscate
Tutti i giovani alberi con la vecchia ascia
voi distruggete
Disboscate
imbecilli
voi disboscate
E gli annosi alberi con le loro radici
le loro vecchie dentiere
voi li conservate
E un cartello attaccate
Alberi del bene e del male
Alberi della Vittoria
Alberi della Libertà
E la foresta deserta appesta il vecchio bosco crepato
e partono gli uccelli
e voi restate là a cantare
Voi restate là
imbecilli
a cantare e a fare la parata.
Jacques Prèvert