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Pacher Posted 15 years ago
Quale carta utilizzate di piu, e pensate sia la migliore per il vostro stile e i vostri soggetti?
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ilfordmylove [A: We Are Devo!] Posted 15 years ago
Ilford Galerie 2 e 3 ed Efke Varycon FB sviluppate in Tetenal Eukobrom.
Pacher Posted 15 years ago Edited by Pacher (member) 15 years ago
come mai non interessa nessuno? Io lo trovo un soggetto interessante come quale pellicola usare. forse i risultati non sono poi tanto differenti?
EMO-FIN Posted 15 years ago
Ciao.
Secondo me è interessantissimo; tuttavia molti utenti non stampano (io inizierò in questi giorni).
Per il momento ho fatto solo un migliaio di provini a contatto e la carta che preferisco per tale scopo è la Tetenal Work 310 grad 2 e 3.
fast68 Posted 15 years ago
Adox MCP 312 per la politenata, Agfa MCC 312 per la baritata.
Lo sviluppo che utilizzo maggiormente è il Neutol Ne.
Renato A. Posted 15 years ago
Uso vari tipi di carta, un po' perchè ho sempre curiosità diprovare nuove cose un po' perchè alcune carte cessano di essere prodotte (come appunto l'Agfa MCC 111 che a me piaceva molto per i ritratti con quel tono leggermente caldo e i passaggi tonali delicati).

In questo momento sto usando la Bergger CB ART Prestige grad 3 con gli sviluppi Tetenal Eukobrom e Centrabrom per variare il contrasto di fino e gestirlo in base al negativo o a mie esigenze particolari. Vira molto bene con il Selenio (io lo uso diluito 1:40) Comunque ho a disposizione sempre la Ilford MG FB per i paesaggi che ha resa neutra, un pacco 50x60 che eventualmente taglio al bisogno. Per eseguire le stampine che ho portato alla grigliata FAI di Voghera ho usato una Ilford MG FB Warmtone sviluppata con lo sviluppo proprio.

Ciao
padesig Posted 15 years ago
Tetenal Work 312 gradazione 2 (usata nel formato 18x24)
Adox MCP 312 politenata (usata nel formato 30x40)
Tetenal TT BARYT VARIO TIPO 3 111 (usata nel formato 20x25)

In definitiva mi pare che le Tetenal abbiano una marcia in più davvero considerevole, ma è solo una mia impressione da neofita... Ho comunque provato molte altre carte/marche politenate e le Ilford baritate. Le Ilford baritate matt (anche a tono caldo) mi piacciono molto (non mi ricordo la sigla). ma costano per me un pochino troppo... :-/
eva © Posted 15 years ago
Dopo un po' di prove sono felicemente approdata all'accoppiata Ilford MG FB WA sviluppata in Neutol WA.
gb sauro Posted 15 years ago
Post bello e interessante.
Io ne so troppo poco per consigliare carte. Adesso vado di fomabrom e mi piace molto la matt, con la sua superficie setosa.
Per il resto mi interessano molto i commenti di chi ne sa davvero.
grazie
Se puo essere d'aiuto alla discussione:
www.puntofoto.it/public/pdf/55.pdf
impressionando @ Paolo Posted 15 years ago
Le prove fatte dai venditori non mi son mai piaciute ;-)
Lunar Aurora Posted 15 years ago
per me dipende dal soggetto, un bel ritratto retrò sarebbe uno scandalo stamparlo su politenata lucida.

Comunque sto cercando delle carte "standard" da usare in modo continuativo. Per le baritate le Fomabrom hanno un buon rapporto qualità/prezzo.
Tra le politenate preferisco le Ilford Multigrade Perla, ma visto il costo ora farò un pò di prove con le Fomaspeed Matt.

Per i toni caldi Fomatone baritate, con un'ottima risposta al selenio. Ora proverò anche le Emaks-888 (sempre per questione prezzo ehhe)
Exidor 1969 Posted 15 years ago
Da mesi oramai sto usando la Fomabrom Variant 111 con superficie Lucida. L'ho usata con l'Ilford PQ universal 1+9 ma mi restituiva dei toni caldi che in molte situazioni non mi piacevano. Ho provato a svilupparla in Bromor st 50 della Ornano e i risultati mi sono piaciuti molto di più. Mi accingo adesso ad usare il Dektol della Kodak in diluizione 1+5 vedremo.
admin
Taras Bulba Posted 15 years ago Edited by Taras Bulba (admin) 15 years ago
Non ho grande esperienza con le carte perchè a parte un pò tutte le ilford e un pacco di tetenal non ho mai usato altro.
Le mie preferite sono le ilford multigrade deluxe - perla
Sulla superfice hanno quella leggera satinatura che mi piace da morire
rupanthethird Posted 15 years ago
Quella ch euso con maggior frequenza è la Oriental Select VC ma ultimamente sono rimasto molto ben impressionato dalla Adox MCC110, la trovo una carta stupenda.
Belle anche la Multigrade FB sia tono neutro che caldo, anche se a quest'ultima preferisco la Oriental, sempre a tono caldo.
A giorni ricomincerò a stampare dopo la pausa estiva e ho già da provare la Fomabrom Variant, e l' Emacks.
Mi piacerebbe molto provare anche la nuova Fomalux al cloruro sotto l'ingranditore, quando qualche venditore europeo deciderà di importarla.
Giovanni Marasco Posted 15 years ago
Per un periodo stavo in fissa colla Ilford FB MG lucida, ora colla Rollei Vintage FB MG, sempre lucida.
Poi si cresce e si complica il discorso ....
nonchalant hall [deleted] Posted 15 years ago
Rollei Vintage 111, Adox MCC110 il top. In Neutol NE.
etrusco74 Posted 15 years ago
ilford multigrade FB IV lucida + ilford multigrade

vorrei provare la ilford galerie grad 3 e la Oriental
admin
Ferod' Posted 15 years ago
Fomabrom Variant 111 con Neutol e Bromor
Fomatone MG Classic barit con Neutol
e adesso provero´il nuovo arrivo la Fomalux presa direttamente in Slovacchia

P.S. la Fomalux la trovate da tutti i rivenditori della Rep.slovacca e Rep. Ceca, basta cercare Fomalux in con google.cz o google.sk.
rupanthethird Posted 15 years ago
@Ferod'
Grazie!!
einheit Posted 15 years ago
Il Rollei Vintage ecologico (rivelatore) ha una formula sua particolare o corrisponde a cosa?
impressionando @ Paolo Posted 15 years ago
Non penso possa avere una sua formula originale. Come tutti gli "ecologici" è senza idrochinone. Potrebbe essere una riedizione del Neutol Plus. Come tutti gli "ecologici" tende a scaldare appena e pecca nei neri che non riesce a far uscire dalla carta. Il Neutol plus l'ho usato molto in estate.... è un rivelatore che stampa anche a 30° senza strabattere più di tanto.
impressionando @ Paolo Posted 15 years ago
@Lunar Aurora
Ho foto dei miei nonni su carta lucida e molti vecchi ritratti addirittura smaltati. Cosa s'intende per retrò?
La Emaks è decisamente meno calda di come te l'aspetti.
Lunar Aurora Posted 15 years ago
de gustibus, semplicemente una Kentmere politenata lucida non mi ispira per dei ritratti, dove magari preferirei una matt.
Ma poi è questione di gusti (e di rivelatori), la tanto osannata Fomatone la trovo favolosa ma poco adatta ai ritratti per la tonalità troppo verdognola (a meno di virarla un pò).

Ho preso due pacchi di Emaks "soft", per il costo contenuto e perchè pare viri bene al selenio
impressionando @ Paolo Posted 15 years ago
@Lunar Aurora
Ci siamo fraintesi... pure io reputo inopportuna una carta smaltata per un ritratto.... ma si faceva e se il retrò è riferito alla produzione d'immagini con un look di alcune decine di anni fa ca carta lucida ci sta.

Il verdognolo spesso sparisce diluendo un po' di più e prolungando un po' il tempo di cottura.... dipende però dal rivelatore.
EMO-FIN Posted 15 years ago
@impressionando:
il verde può dipendere anche dalla temperatura?
impressionando @ Paolo Posted 15 years ago
No, per me dipende dalla quantità di bromuro e dal tipo di agente riduttore usato.
eva © Posted 15 years ago
Una domanda a chi usa la Fomabrom Variant 111: ha la base bianca bianca oppure è come la vecchia Agfa MCC 111 e pure l'attuale Ilford MG FB WA? Grazie!
Exidor 1969 Posted 15 years ago
Non è bianca bianca e tantomeno ha quel fondo delicatamente warm che aveva la mcc 111.
eva © Posted 15 years ago
Gianluca, grazie della risposta, pare sia una bestia diversa allora.. è meno cara della Ilford, se era uguale era perfetto :(
admin
Ferod' Posted 15 years ago
Eva, poi tutto dipende da che sviluppo utilizzi, ho notato che con Eukobrom viene piú fredda, mentre con il Fomatol LQN riscalda.
eva © Posted 15 years ago
Ferod, sì, certo, ma quello che m'interessa non è tanto caldo/freddo, ma proprio il "colore" del supporto, se lo possiamo chiamare così.. non mi piace il bianco bianco..
admin
Ferod' Posted 15 years ago
Se ti piace il supporto caldo, non l´emulsione c´é la FOMATONE MG 542
gb sauro Posted 15 years ago
Ho sempre usato la fomabrom con il PQ universal 1+9. Mai vista in nient'altro. Vorrei vederla anche accoppiata a qualcos'altro. Magari comincerei proprio dal Fomatol come dice Ferod.
A voi come sembra nel PQ?
admin
Ferod' Posted 15 years ago Edited by Ferod' (admin) 15 years ago
Con il PQ ho avuto l´impressione che chiuda piú degli altri rivelatori che ho utilizzato, ma ho fatto al massimo 20 stampe con questo rivelatore, quindi non sono molto attendibile
eva © Posted 15 years ago
Dang.. già esaurita.. grazie comunque..
marmage Posted 15 years ago
@gb sauro: io la fomabrom la uso in PQ 1+9. la mia impressione è che il supporto non sia bianchissimo, ma non faccio testo, sono agli inizi e non ho usato altre accoppiate finora
admin
MMauro Posted 15 years ago Edited by MMauro (admin) 15 years ago
Kentmere Bromide 2 per anni e anni (chissà se la importano di nuovo, sti pidocchi?). In Eukobrom.

Chi ha visto le stampe sa cosa viene fuori.

Prima, nella notte dei tempi :), usavo la Kentmere Bromide 3 con triplo bagno a base Beers (prebagno acqua, Beers n.1+ Beers n.7).
Divertente ma un po' palloso, soprattutto con le provinature.

Questi sono, e sono stati, i miei grandi amori.

E per contro, le carte baritate Ilford e lo sviluppo Neutol (anche il PQ Ilford è lo stesso) a mio parere sono quanto di più ignobile uno stampatore possa trovarsi tra le mani per rovinarsi la vita e trovarsi con un pugno di mosche.

Mi hanno però detto che, ultimamente, la Galerie è migliorata.
Ci credo, ne sono contento, ma non rischio di certo.
Se mi capiterà di vedere qualcosa di entusiasmante, cambierò idea.

Ho visto delle stampe di buona fattura invece con la Rollei 111. L'ho stampata una sola volta con amici, e mi ha fatto una buona impressione.

Ed è molto migliorata in qualità, anche la Fineprint VC della Kentmere, che una volta invece eri costretto a perderti il paradiso se non controllavi i nervi, perchè quando asciugava non faceva uscire i neri nemmeno a versarci l'inchiostro sopra :-).

Buona anche, per chi ama un contrasto deciso, la Tetenal Baryt. ma è una carta difficile, molto difficile da gestire sui mezzi toni.

Faccio un appello personale:
Sono ancora, e sempre, alla ricerca della Kentmere Bromide (meglio n.2).

Chi dovesse vederla o averne notizie in genere è pregato di farmelo sapere. Anche in pvt con flickrmail, se preferisce. Gliene sarò grato per molto tempo a venire
:-).

Parlando di carta, questo dovevo dire.
Ma sono naturalmente idee molto personali.

Ciao
M.



EDIT: Talvolta uso anche Bergger FB, ma la trovo troppo "rigida". Sembra fatta per avere solo fotografie ben stampate con poca fatica. Cosa che paradossalmente per me è un limite. Di mascherature/bruciature pare non ne voglia sentir parlare. Viene sempre correttamente standard, con i suoi bianchi, i suoi neri, e i suoi grigi sempre a posto.
Una bomba, per i poveri di spirito :-)
impressionando @ Paolo Posted 15 years ago
La Bromide la trovi ancora da Silverprint, ne ho ancora diversi pacchi ma va via a fatica.
Da quando l'ha presa in mano Harman penso però che non venga più prodotta.
Per chi parla dei bianchi e dei neri della Fomabrom un giretto in Bromide è propedeitico. Si tratta però di una carta difficile, per me non adatta a tutto. La nuova Fineprint ricalca un po' il timbro della Bromide lasciando però grossi buchi sulle luci variando il contrasto (a me non piace per nulla). La nuova Galerie per me non è da paragonare alla vecchia... fin il supporto è meno cartaceo... i neri sono più vuoti; chi si ricorda la vecchia Galerie1 sa di cosa parlo.

Ma tu MMauro ora cosa usi?
| zone | chase the light Posted 15 years ago
-Ilford FB la galerie è un must! (per chi sa usarla)

-Tetenal TT barity sicuramente di qualità superiore alla media

-Bergerr Fb Prestige CB, una bella carta molto interessante ottimi bianchi e ottimi neri. Bellissima carta, ma non è democratica, non è per tutti, ma una volta capita è piacere stamparla e vederla.

-Foma-fomabrom... all'inizio sembrava interessante, poi mi è calata, per me non è il massimo ... sensibilità un po strana, troppo differente dalla media anche se sul bugiardino dichiarano il contrario. Mancano inoltre informazioni importanti come i valori di filtratura, grande pecca, ma vabbè, son Cechi ;-)

Dopo anni di buoni rivelatori, (il Dektol è fantastico), adesso lo faccio da me mischiando polverine ;-) Ottimi i risultati con molte carte, con tempi di sviluppo abbastanza lunghi che però non vanno ad intaccare (ingrigire, bruciare, rovinare) ne i bianchi ne la scala tonale, molto estesa, ed eccellenti neri.
Lunar Aurora Posted 15 years ago
provata la Fomaspeed Variant, politenata Foma.
Basso costo ma qualità piuttosto in linea col prezzo.
admin
MMauro Posted 15 years ago
>>La Bromide la trovi ....
Grazie Paolo. Ti devo un favore.
Appena posso vedo come fare l'ordine.

>>Ma tu MMauro ora cosa usi?

In questo ultimo anno, come molti hanno potuto notare, per motivi miei personali ho dovuto mio malgrado abbandonare l'attività di stampa, come del resto anche qui sono poco presente. Conto a breve di ripristinarmi :)

Attualmente ho ancora una 20ina di fogli 30x40 e una 20ina 40x50, rimanenze dell'ultimo acquisto dell'ultima Bromide arrivata da PGF circa 2 anni fa. Ne avevo fatto buona scorta che però sta finendo. (era talmente fresca che la sbianca si portava via i pezzi perchè non era abbastanza stagionata... :) ....)

Poi ho ancora della Bergger FB Prestige grad. 2 e 3, pochi fogli di Kent. Art deluxe n.2 (checcarta!!!), della Maco in ritagli e un po' di RC Tetenal Vario che uso per fare gli esperimenti, tipo pinhole (ma non va bene perchè senza filtri è una grazione n.4 o n.5 ) o prove di pre-stampa. Qualche altro rimasuglio di qualcosa che non so nemmeno io (tra cui parecchi fogli di vecchia e schifosissima K. Fineprint presa a 50 fogli per sbaglio).

Tutto qui, e adesso mi si pone il problema per il futuro.


>>[Bromide] Si tratta però di una carta difficile, per me non adatta a tutto.

Hai ragione. Ma si adatta a tutto quello che faccio io.
E ha un buon rapporto qualità prezzo.

Comunque credo che se sai dosare bene "l'acceleratore", sui tempi di esposizione e sulle mascherature/bruciature, è una carta adatta per il 90% delle stampe. Sicuramente un 10% devi stamparlo con altro tipo, o non stamparlo affatto. Io preferisco il 2° caso, :-).


>>La nuova Galerie per me non è da paragonare alla vecchia...

Suma a post!. (traduzione: siamo ben messi allora...)
Io non ho mai avuto un gran feeling nemmeno con la vecchia, se la nuova è peggio ..... è terribile! :)
Ma forse è una questione tutta personale, se continuano a venderla ed a essere tra le più comprate. Comunque l'ho usata per anni senza mai riuscire ad esserne soddisfatto. Poi mi son fatto furbo :)

Cosa userò finite le scorte, non lo so.
Sono un Bromide dipendente.
Vediamo cosa riesco a fare con Silverprint (anche se mi spaventano un po' i fondi di magazzino...) altrimenti devo mettermi a testare altre carte, e sono terribilmente pigro in queste cose.. :)......

Grazie ancora.

Ciao
M.
Daniele Lucarelli Posted 15 years ago
Ma la Oriental l'hai provata?

Mi sembra una carta facile di quelle che perdona gli errori di esposizione (e quindi non è il massimo per te).
Ha neri molto carichi e bianchi sempre luminosi, non ci sono le "fiammate" di luce della Bromide.
Stefano Ravizza Posted 15 years ago
Sono in attesa di un pacco di Oriental. Anche io ero un Bromide dipendente (con beer's). Spero di capirla presto ... visto quello che costa :)
admin
Ferod' Posted 15 years ago
Qui trovate l'elenco dei rivenditori di Kentmere Bromide

www.kentmere.co.uk/wheretobuy/buykentmereukdealers.asp

Ognuno è dipendente da un tipo o 2 di carta, ma dipende da quello che ci si aspetta e dal tipo di foto che si fa.
admin
MMauro Posted 15 years ago
>>Ma la Oriental l'hai provata?
No. Non ancora.
Mi perplime :) comunque per il prezzo, visto che se mi gira male sono capace di usare 12 fogli per una foto, e non è proprio il caso con Oriental. Poi se è una carta che permette gli errori, allora non fa certo per me :)

Non si può forzare a piacimento (un po' come la bergger) e per me è davvero drammatico. Io cerco stampe "come le voglio io", non come le vuole la carta. In fondo, a pagare sono io e deve fare quello che le dico, non di testa sua :)

>>non ci sono le "fiammate" di luce
Neanche la Bromide, se hai pazienza con la stampa e "terapie accessorie", ma certo non ha la latitudine di posa molto estesa, come un purista vorrebbe, e che Oriental sicuramente ha.

Per fare queste cose:
www.flickr.com/photos/7434687@N07/2131105334/

La Oriental non va proprio bene :)
(questa però era Bergger, non Kenmere, che PGF mi aveva rifilato mal conservata o vecchia facendomela pagare per buona :(.
Dopo avergli imprecato contro, ora dovrei ringraziarlo ,-) ..... )


>>dipende da quello che ci si aspetta e dal tipo di foto che si fa.
Parole sante.
La differenza tra il prof e "l'amatore" è proprio questa.
Il prof (stampatore) deve conoscere ed usare tutte le carte per accontentare al massimo il committente, l'amatore evoluto invece deve cercare le carte che più gli si calzano addosso.

Il dramma di questi anni di "era digitale" sta tutto qui. Con la chiusura di molte linee di prodotto molti stampatori hanno dovuto riconvertirsi - non sempre con soddisfazione - a nuovi prodotti.
L'unico vero danno che ha portato il digitale alla pellicola........
:-))))

Grazie per il link. Peccato che son tutti in UK (e non in euro...)

Ciao
M.
impressionando @ Paolo Posted 15 years ago
Spronato da MMauro ieri ho rispolverato un pacco di Bromide....
.....sicuramente non passa inosservata, ha una resa sfavillante.

Da dire però che per usare la Bromide occorre cominciare a pensarla dal negativo. Odia le luci accecanti e le ombre chiuse ma odia pure i mezzitoni piatti. Occorre un negativo dinamico ma senza estremi se non con la convinzione di perderli o di doverci sudare 7 camice con risultati spesso incoerenti.
Stampati 2 paesaggi 30x40 che mia figlia ha subito battezzato mozzafiato (punti di vista).
admin
MMauro Posted 15 years ago
>>mia figlia ha subito battezzato mozzafiato

Bromide qui, Bromide là.....
Vedi? Sei tu che non capisci niente....
;-))))))))))))

(Scherzo naturalmente. Difetti ne ha rispetto ad altre carte più malleabili, ma dipende quanto per te sono importanti e/o insuperabili)

Ciao
M.
Edoardo Moracci Posted 14 years ago
per un neofita della stampa che combinazione di carta/rivelatore consigliereste?

stamperei perlopiù ritratti e mi piacciono i contrasti forti e i neri profondi
matteo.m Posted 14 years ago
chissà perchè a tutti i neofiti piacciono i contrasti forti...comunque se sei all'inizio una vale l'altra, veramente :)

Ah forse domani mi arriva un pacco di Bromide :DDDDDDDDDDDDDDD
Giovanni Marasco Posted 14 years ago
Il contrasto forte lo si ottiene benissimo con un negativo normalissimo e una multicontrasto a filtro adeguato. Un negativo ultra contrastato ti obbliga solo e solamente ad una lettura e recuperi poco con carta morbida. Il mio consiglio è di iniziare a studiare con le carte standard ... Il tempo e i gusti sono ottimi referenti.
impressionando @ Paolo Posted 14 years ago
@Edoardo
i contrasti forti e i neri profondi piacciono soprattutto se non sai stampare. Solitamente le foto escono così se non c'azzecchi. La fotografia BN è fatta di milagrigi e il verobianco e il veronero possono far parte di questi e confondersi con essi. I ritratti poi devono essere tali, non caricature. Il ritratto, dolce, la pelle, i capelli, la pelle femminile, la pelle maschile, la pelle del bambino, i capelli biondi, i capelli mori. Sono sensazioni, colori da tradurre in GRIGI.

@Matteo
dove l'hai presa? Sarà rifatta nuova da Ilford o saranno ancora lotti della vecchia? Controlla se vela con un po' di sbianca.... poi mi dici, se è buona ne prendo anch'io.
Armati di pazienza e lavora sul bianco.... i neri vengono senza cercarli.
Edoardo Moracci Posted 14 years ago Edited by Edoardo Moracci (member) 14 years ago
ok ricevuto anche se un consiglio su un tipo di carta e un rivelatore per cominciare non sarebbe male...

stampando da negativi 6x6 che fogli mi consigliate per buttare meno carta possibile?

edit: che non so stampare è fin troppo evidente visto che non ho ancora mai stampato e vorrei evitare di chiedere consigli a svogliati o peggio incapaci commessi.
matteo.m Posted 14 years ago
Edoardo: Quella che costa meno andrà benissimo (e non vuol dire che è la peggio): scegli pure tra foma, efke e kentmere. Uno tra Neutol, Multigrade e Dektol va benissimo come rivelatore. Qui , qui , qui , qui e qui trovi ottimi suggerimenti senza dover passare da commessi più o meno antipatici ;)

Paolo: Me la vende un fotografo che dice di averne fatto scorte, se domani si ricorda di portarmela ti so dire di più...
impressionando @ Paolo Posted 14 years ago
Il commesso non da consigli prima di aver guardato ciò che ha da vendere.
Carta prendila grande.... il 24x30 è un buon inizio e da soddisfazione... se poi hai una taglierina ci ricavi i formati più piccoli e i foglietti per i provini.
Marca... per cominciare (come già detto sopra) van bene tutte purchè siano buone e non stagionate decine d'anni. Comincia con le polytenate a contrasto variabile. Quelle che costano meno vanno benissimo..... Foma, Efke... insomma ciò che trovi.
admin
MMauro Posted 14 years ago
@Edoardo
>>che fogli mi consigliate per buttare meno carta possibile?

Per me, Ilford Perla politenata 18x24cm, scatola da 100 pz.
Sviluppo standard (PQ o Neutol).

Se sei in vena di risparmio, tagli il foglio 18x18cm e il resto lo usi per le provinature, che devi NECESSARIAMENTE fare. Altrimenti per ogni foglio da stampare utilizzi un'altro foglio tagliato a striscie. Questa è la prassi minima.

Consiglio: non scendere al di sotto del 18x24sm se usi il 6x6, e per adesso non salire oltre questa misura. Comicerai a pensarci a pacco finito andando al 30x40cm direttamente.

Questo è training, e non bisogna andare troppo per il sottile.

Se ti viene bene qualche stampa è comunque un formato dignitoso che può gia stare comodamente in cornice.
Per tua legittima soddisfazione :)
(Weston e la maggior parte dei grandi fotografi di inizio/metà Novecento stampavano proprio tra il 18cm e 25cm il lato lungo. Il gigantismo è un fenomeno tutto moderno...)


@Paolo
>>La fotografia BN è fatta di milagrigi e il verobianco e il veronero possono far parte di questi e confondersi con essi.

Dissento fermamente.
La stampa è fatta di bianchi e di neri, e quello che sta in mezzo è funzionale all'immagine riprodotta. Nulla più.

E' ora di smetterla con il polpettone dei milagrigi come indice di qualità.

Le stampe di Weegee con i milagrigi farebbero schifo, e molto.
E anche in Cartier-Bresson sono davvero poco importanti.
In Mapplethorpe un pò di più, ma lui ci ha pensato il giusto :)

Al neofita dovrebbe bastare trarre da una stampa soltanto dei bianchi luminosi e dei neri compatti (ciascuno dei due anche in piccolissime zone dell'immagine, ma sempre presenti) per scongiurare il rischio sempre in agguato della sensazione "grigiume", "slavatura", o "troppo buio" generalizzato. Se ci sono i bianchi e i neri, questo normalmente non accade, e tutto il resto sarà comunque sufficientemente buono, soprattutto se si parte da un negativo "corretto" a priori.

Il tempo, poi, aiuterà a capire se i milagrigi servono davvero e come servono. Normalmente però i milagrigi sono obiettivo del Grande Formato, per niente nel 24x36mm, e poco (il giusto) nel Medio Formato.

Dai milagrigi alla stampa piatta, il passo è brevissimo.
E fior di stampatori, non-neofiti, spesso ci cascano senza accorgersene. Quindi, attenzione ai falsi dei!
:-)))

Par. pers. naturalmente.

Ciao
M.
Pacher Posted 14 years ago
Questa tecnica magari senza cadere nell'ossessione puo aiutarti un po all'inizio e farti sprecare meno carta.

www.flickr.com/groups/analogica/discuss/72157625426176814...

ciao
impressionando @ Paolo Posted 14 years ago
Lo sapevo che se leggeva qualcuno del mestiere nasceva il dibattito....
....continuo dopo, deveo andare ;-)
admin
LikeAPolaroid Posted 14 years ago
Agli inizi è bene cercare un buon nero con dettagli ed un buon bianco con dettagli. Si deve allenare l'occhio, a riconoscere il nero ed il bianco. Sembra facile ma si toppa clamorosamente. Forse ve lo siete dimenticati :)

E' molto utile concentrarsi su una sola carta, sviluppare due pezzettini uno completamente nero ed uno non esposto e quindi completamente bianco e cercare quei toni nelle stampe, assicurandosi che ci sia anche ovviamente qualcosa in mezzo :)

Tirare fuori il massimo da una stampa è un discorso complesso, ed aspirare a quello agli inizi disorienta solamente, perché agli inizi serve solamente capire come gira il fumo e farsi una base di conoscenza. Fare varie stampe con vari contrasti, stessa stampa in due rivelatori con differenti caratteristiche e vedere e studiare le differenze.

La carta non si spreca mai, anche quando la butti, perché ogni volta che tiri fuori la stampa dalla bacinella hai imparato qualcosa, se hai proceduto con metodo e sapendo sempre quello che si sta facendo.
Edoardo Moracci Posted 14 years ago Edited by Edoardo Moracci (member) 14 years ago
Grazie Mauro/Likeapolaroid

proprio quello che mi serviva di sentire come incoraggiamento.
impressionando @ Paolo Posted 14 years ago
Non ho mai trovato un neofita che al prim approccio con l'ingranditore abbia cavato una stampa con i grigi...... bianchi e neri in abbondanza con pochissimo in mezzo e naturalmente l'autore è sempre rimasto soddisfatto dell'effetto. Poi col tempo si arriva a cercare il dettaglio ed ad entrare in ciò che sta tra il bianco e il nero.
MA....
se uno che non ha mai stampato mi chiede come partire ovviamente, per saltare la fase del filtro 5, consiglio di concentrarsi sui grigi naturalmente con il campione di bianco e di nero a portata di mano o appositamente creato sul provino.

Si potrebbe fare un tutorial "Le prime stampe secondo me" e ognuno espone la propria tecnica propedeutica.

Daccordissimo sul fatto che il bianco e il nero siano fondamentali.... ma occorre InsegnarE a vederli e soprattutto a posizionarli.

Mi piacerebbe avere un riscontro su quanto sopra da MMauro.... condividi o no?
:-)
Edoardo Moracci Posted 14 years ago
@Paolo
beh non vorrei mandare questo topic troppo fuori, a me piace il bianco e nero con neri e bianchi forti, per il mio gusto personale e per come scatto ma con il tempo ho imparato a non escludere mai nulla in fotografia tant'è che mai mi sarei immaginato a rispolverare una vecchia eos 3000, una fujica e ad acquistare una hasselblad. ne tanto meno mi sarei visto a sviluppare in casa, ora è il momento dello step successivo, la stampa.
probabilmente col tempo passato in co andrò a cercare quei grigi di cui stiamo parlando ma la mia priorità è ottimizzare il lavoro e partire col piede giusto.


-quindi 18x24 con il 6x6 potrei stampare fino al 18x18 e con il rimanente fare dei provini giusto?
matteo.m Posted 14 years ago
esatto
impressionando @ Paolo Posted 14 years ago
Io non ho mai tagliato le rimanenze del quadrato. Io sacrifico un foglio per i provini.
Piedone_N47 Posted 14 years ago
Io invece stampo il quadrato su foglio quadrato.
La mia camera oscura e' come il maiale. Non si butta via niente! :-))
Poi tutto quel bianco da "togliere" mi finirebbe il fissaggio :-))
admin
MMauro Posted 14 years ago
>>Mi piacerebbe avere un riscontro su quanto sopra da MMauro.

Sono di passaggio e molto assonnato.
Prometto che ci torno, Paolo.
:-)

Ciao a tutti,
M.
gb sauro Posted 14 years ago
@ Edoardo: Premettendo che è solo una questione di gusto, il 18x24cm è un bellissimo formato per ingrandire il 135, invece trovo che il 6x6 ingrandito a 18x18cm sia molto sacrificato (meglio a 24x24cm). Ecco, ho detto qualcosa anch'io e adesso mi sento più importante .... :-D
Ciao a tutti!
admin
MMauro Posted 14 years ago
@gb sauro
>>ho detto qualcosa anch'io e adesso mi sento più importante ....
Ed era meglio se non la dicevi :-)
(scerzo naturalmente:) )

>>Premettendo che è solo una questione di gusto
Il gusto non c'entra. Il 18x24cm è a scatole da 100 fogli e un costo non eccessivo Questo è il nocciolo. Un utilità non indifferente per il neofita.

Eppoi c'è un'altra questione pratica: se riesci a stampare bene un 16x16cm (il bordo lo metti vero, quindi non è 18x18cm come il foglio) puoi successivamente stampare tutti i formati che credi senza problemi. Piccolo non è più facile, come erroneamente si crede.

>>18x24cm è un bellissimo formato per ingrandire il 135
oibò... che stronz...mi tocca sentire :).

Il 18x24cm è il "formato universale" per il 6x7cm e per il 10x12,5cm (4x5 inch) e da banco.
Il 10x15cm e il 30x40cm (nel colore stampano 30x45cm, meglio) sono formati per il 35mm.
Poi, per carità, si può stampare a contatto anche il 20x25cm orizzontale sul foglio 30x40 verticale, de gustibus......

@paolo
>>Non ho mai trovato un neofita che al primo approccio con l'ingranditore abbia cavato una stampa con i grigi......

Vero ma..... chissenefrega? :-)

>>Poi col tempo si arriva a cercare il dettaglio ed ad entrare in ciò che sta tra il bianco e il nero.

Questo è solo un passo intermedio. Non è un obiettivo finale.
Una stampa con tutti i grigi non è una bella stampa, è solo una stampa ben eseguita. Se mancano anche i bianchi e/o i neri allora non è una stampa ne bella ne ben eseguita. Sempre parlando di livello intermedio. I "milagrigi" non sono garanzia di qualità del prodotto. Solo di perizia nell'esecuzione.

C'è poi un terzo livello dove, come nel karate dopo le cinture si contano i dan, si può parlare di luminosità relativa e dove possono mancare anche i bianchi assoluti o i neri profondi, e i grigi essere soltanto percepiti per induzione psicologica dai dettagli dell'immagine. Un es. per tutti nell'high key. Roba d'altri tempi.
Roba da OT in questo tread.

>>>se uno che non ha mai stampato mi chiede come partire ovviamente, per saltare la fase del filtro 5, consiglio di concentrarsi sui grigi naturalmente con il campione di bianco e di nero a portata di mano o appositamente creato sul provino.

Vedi, penso che noi "vecchi" abbiamo avuto una grande fortuna. Abbiamo iniziato a stampare con le carte a gradazione fissa. A seconda dei gusti e del negativo ondeggiavamo tra la n. 2 e la n.3. tralasciando gli estremi, che compravamo una volta nella vita, solo per toglierci lo sfizio, ma che non sapevamo poi nemmeno gestire. e ci stufavamo in fretta. Quello che manca ai giovani ormai cresciuti tutti "multigrade e vc" dove i risultati si ottengono con il cambio di uno o più filtri.

Se dovessi dare un consiglio a chi inizia, non gli direi di cercare i grigi ma di mettere sotto l'ingranditore soltanto il filtro n. 2 o 3 e non toglierlo più fino a che le sue stampe non sono "buone-come-le-vorrebbe", utilizzando gli occhi ed il cervello, le mascherature/bruciature, e nient'altro, per ottenere i risultati che crede corretti, tralasciando tutti gli artifici delle nuove tecnologie. una carta, una gradazione e uno sviluppo solo.
Perchi non sa dove navigare, la prua verso il punto di bianco e il punto di nero è già una fatica che da sola vale un manuale.

>>ma occorre Insegnare a vederli e soprattutto a posizionarli.

Su questo sono d'accordo. Ma con le stampe finite, in piena luce, cercando di capire cosa non funziona, avendo chiara la questione forse non è poi cosi difficile arrivarci da soli.

Il punto è sempre lo stesso. Vale per gli "esperti" come per i neofiti:
Non bisogna mai innamorarsi troppo delle proprie stampe..... se si vogliono capirne gli errori....
:-)))))

Spero di averti risposto.

Ciao Paolo, ciao tutti.

Mauro
Hattori Hanzo75 (Xenotar有) Posted 14 years ago
Grazie per la discussione da parte di uno che sta a fare le sue prime stampe...

Per adesso sto a combattere con i neri che non ci sono, mentre i grigi e i bianchi sono anche troppi...
Per adesso cerco di non mettere troppa brace sul fuoco... faccio due tre stampe a sessione e anche se non mi convincono lascio stare e le riaffronto il giorno dopo a mente serena... Così mi sembra pure che la carta duri di più!!! :-D

Stasera o domani mi butto di nuovo in CO! Ho deciso di non postare più scansioni da negativo su flickr! D'ora in poi solo scansioni di stampe.... E che Kezz....

Tornerò a farvi qualche domanda più in la...

Mauro
Hattori Hanzo75 (Xenotar有) Posted 14 years ago
Ecco la mia prima baritata...

La prima baritata... speriamo la seconda vada meglio!

Veidiamo se riesco un pò a migliorare...

Mauro
impressionando @ Paolo Posted 14 years ago
Angoli più scuri.... tutto il fuorifuoco un po' più scuro, compreso il piede. Io stamperei gli occhi del gatto e suoi baffi. Non è difficile, è uno scatto che sembra ben stampabile.
Hattori Hanzo75 (Xenotar有) Posted 14 years ago
Ma per scurire il resto dovrei fare un pò di mascherature credo... Giusto??? Ci devo lavorare un pò... e fare pratica!
matteo.m Posted 14 years ago
Non hai un marginatore vero? Mi riferisco alle linee nere sopra e sotto (se non son dovute alla scansione)
Comunque la Varycom è una buona carta, ti darà soddisfazioni :)

P.S. per i pelucchi lo swiffer fa miracoli
impressionando @ Paolo Posted 14 years ago
No, per scurire devi bruciare.... se mascheri schiarisci. Naturalmente con queste operazioni occorre non sconfinare nel cattivo gusto e nelle cose evidenti. Con un po' (poca) di pratica s'impara.
Hattori Hanzo75 (Xenotar有) Posted 14 years ago
@Matteo - Il marginatore c'era, ma ho lasciato un filino di bordo... diaciamo per fare una mini cornice. Terrò presente lo swiffer...

@Paolo - Ah ok... Grazie!!!
admin
MMauro Posted 14 years ago
Mauro, ohmmmauro.... ,-)

Questa stampa è piatta.
Ne convieni?

(per Paolo: Ecco dove porta "la storia" dei grigi in mano al neofita…).

Non ci sono bianchi e non ci sono neri.
Lo so che è colpa dello scanner, ma devi tararlo meglio :-))))

Non c'è nemmeno una profondità.

Prima domanda che devi farti davanti ad un negativo da stampare:
Cosa mi interessa in questa foto?

In questo caso, presumo, siano i gatti.
Bene.

Concentrati su quelli.
Lascia stare il resto.
I gatti devono "saltare fuori" e colpire direttamente l'osservatore.

Seconda cosa: la profondità.
Come ottengo la profondità in un immagine piatta come questa?
"caricando" alcuni punti dell'immagine.
Il lontano è sempre più chiaro, il vicino scuro.

Quindi scurisci (brucia) la parte bassa, sfumandola.
Maschera con una palettina ovoidale il fondo del viale, perchè ne aumenti la profondità.

Fai interventi di bruciatura sugli angoli e sull'erba dietro la schiena del gatto di sinistra.

A titolo di esempio, mi permetto di copiare (e massacrare malamente con Gimp) la foto, per darti una idea grossolana di quello che sto scrivendo.

Con metodo, pazienza ed organizzazione non è difficile ottenere questa stampa (anche meglio di così, anzi molto meglio, perchè le mascherature/bruciature si integrano più omogeneamente degli interventi fatti con programmi di elaborazione, soprattutto in mano a non-esperti come me.. :-) ).

Credici.

Ecco qui


foto Hattori Hanzo


Se ci riprovi cerca in qualche modo di copiare, soprattutto quello che ti sembra meglio della tua.

Questa (ricordalo sempre) non per forza è la miglior foto.
La migliore è quella che piace a te.

Ma almeno ti serve per acquisire esperienza di manualità in C.O.
Come i pittori novelli, che vanno al Louvre a copiare le opere dei maestri per esercitarsi la mano.

Buona fortuna :-)

Ciao
M.
gb sauro Posted 14 years ago
Scusate mi sono ricollegato solo adesso. Grazie anche da parte mia, per gli esempio fatto qui sopra, interessa molto anche a me.

@Mauro. Il mio intervento sui formati della carta, in realtà nasce da una osservazione che ho fatto assieme ad un amico qualche giorno fa quando abbiamo messo a confronto alcune stampe fatte da me (che sono un principiante). Tutte le foto erano state stampate prima in formato 18x24(col bordo) e poi 30x40 partendo da negativa 135. Anche se gli ingrandimenti non sono riproduzioni perfette tra loro, io ho osservato che le foto maggiormente ingrandite sembrano più diluite (ecco: non so nemmeno come dirlo! ) e che per il 135 oltre il 18x24 si comincia ad intravedere una progressiva perdita di "qualità". Ecco, adesso potete bastonarmi, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate..

PS: Stesso ingranditore per entrambi i formati e stesso obiettivo (rodagon nuovo).
impressionando @ Paolo Posted 14 years ago
Per me la stampa di Hattori Hanzo, per essere una prima stampa, è buona. Ciò che suggerisce MMauro per me è pertinente all'interpretazione dell'immagine e della foto che comunque come già detto va impostata univocamente in quel modo. La padronanza dei materiali e dei mezzi è cosa diversa dall'educazione alla visione e alla sua eventuale esecuzione.
Una volta imparate le tecniche di stampa, una volta che si ha la padronanza dei contrasti e della valutazione dei neri e dei bianchi si prova a mettere su carta anche il grande valore aggiunto dell'interpretazione.
Per me è comunque fondamentale una prima stampa equilibrata su cui fare valutazioni... insomma una stampa di lavoro su cui pensare la definitiva.
Sfido chiunque a tirar fuori la stampa definitiva senza quella di lavoro. L'immagine modificata da MMauro può uscire solo dopo la stampa di lavoro fatta da Hattori Hanzo.
admin
MMauro Posted 14 years ago Edited by MMauro (admin) 14 years ago
@gb sauro

Io naturalmente ti stuzzicavo scherzosamente... :-)

Quello che dici è vero. Più aumenti il rapporto di ingrandimeno più decade la qualità.
Ma è un discorso un po' più ampio, con tante variabili, e non si tratta soltanto di qualità di stampa ma di un insieme di fattori. Non ultima la qualità delle ottiche con cui è stato scattato il negativo e la sensibilità della pellicola (e il suo metodo di sviluppo, ancor più importante).

Conta anche il soggetto. Molto.
Una foto di street, con un'azione coinvolgente, non risente troppo della caduta di qualità dell'ingrandimento. Si può stampare anche a 40x60 senza che ci sia il senso di fastidio che può dare uno sbavamento della grana. Magari "si chiude" lo sfaldamento con un contrasto più aggressivo o con un bel bagnetto di selenio e tuttto va a posto.
Una foto di still life, invece, una foto naturalistica con soggetti importanti in primo piano, un particolare di un tronco, dove il soggetto principali sono le venature sottili sottili, se viene scattata con un 400asa e stampata con un rapporto di riproduzione importante (e pure, magari, con il diffusore) perde drasticamente di qualità e diventa fastidiosissima.

Vale in ogni caso il discorso, un po' paradossale, che il miglior ingrandimento è quello della stampa a contatto. Cioè pari a zero.
Tutto il resto è una "diminuitio".

Hai ragioneda vendere, anche se un negativo 50/100asa scattato con Leica e sviluppato con un rivelatore finegranulante, può essere stampato 50x60cm senza grosse perdite di qualità.
Con una Lomo già il 20x20cm comincia a creare problemi di sfaldamento. Ma i problemi per la Lomo sono qualità.E nessumo se li fila ... ,-)

Ciao (Giorgio?)
M.
Hattori Hanzo75 (Xenotar有) Posted 14 years ago
@MMauro - Diciamo che per un neofita come me, sembra più facile a dirsi che a farsi... Ma non mi arrendo, ci riproverò e vediamo cosa ne esce fuori... Però un'altro giorno... La lampadina dell'ingranditore mi si è appena fulminata... E ovviamente non ne ho altre!!!

Grazie per i consigli!

Mauro
admin
MMauro Posted 14 years ago Edited by MMauro (admin) 14 years ago
@Paolo
>>Sfido chiunque a tirar fuori la stampa definitiva senza quella di lavoro.

Già. Io la bypasso con una scansione a video, e ci ragiono su.
Una volta erano le provinature a contatto le mie scansioni/stampe di prova.

Poi, solo dopo, guardare molto l'immagine negativa sotto l'ingranditore. Guardare le zone chiare (neri) e le zone scure (bianchi). Guardarle a lungo e prendere appunti mentali e a penna.
Poi fare i provini di massima per determinare i tempi delle singole zone. Se l'immagine è sbilanciata, i provini possono essere davvero molti.

Questo serve, per me.

Paolo, non so se è il mio monitor (può essere) ma quella immagine non è soddisfacente (non lo è nemmeno la mia elaborazione, ma è un'altra storia). E' slavata. Bisogna cercarla una profondità.

Bisogna sapere cosa si vuole, per ottenerlo.

Non c'è un sufficiente e un buono.
C'è solo una via da percorrere. Piena di errori e marce indietro.
Lo sai anche tu, come lo so io.

Può darsi che per te vada bene. Del resto abbiamo due modi (entrambi giusti) di intendere l'approccio alla stampa.

E' bello scambiare due parole.
Su un tema sempre un po' tabù.

Ciao
M.
impressionando @ Paolo Posted 14 years ago
Perchè tabù?
Forse perchè si è sempre un po' restii ad elargire suggerimenti e a regalare esperienze? Si, è vero, spesso son convinto di conoscere piccoli segreti da tener nascosti... frutto di anni di zuccate. Si è un po' gelosi... si ha la paura che qualcuno sorpassi. Si teme che qualcuno impugni ciò che dici e te lo usi contro. Tanti che ho conosciuto hanno questi tabù.
Ma che soddisfazioni portano i tabù?

Il monitor a me ha sempre dato cantonate sulla carta..... son tornato ai vecchi provini a contatto buttando centinaia di provini da scansioni che nulla avevano da dire. Il provino a contatto è sincero sull'esposizione e sul contrasto. Molto però cambia nell'ingranditore dove l'immagine ingrandita spesso cambia carattere in funzione dell'ingrandimento. Insomma per me un foglio di carta asciutto appoggiato sul tavolo per alcuni giorni è il compendio per la futura stampa.

Sono comunque argomenti di difficile dibattimento sul web..... facili i fraintendimenti e gratuite le prese di posizione.
admin
MMauro Posted 14 years ago Edited by MMauro (admin) 14 years ago
>>Perchè tabù?
Proprio, per quello che hai scritto, ma anche perchè atteggiarsi a maestri è fastidioso, almeno per me, in un mondo dove le vie sono molte e le esperienze anche. Come dici tu, spesso sono facili i fraintendimenti.

**
Io finora, non ho avuto (*) una C.O. comoda, e il monitor mi ha molto aiutato. Ho imparato a tarare le storture della scansione rispetto alla reazione della carta. Di necessità, virtù.

La mia stampa definitiva passa (quasi sempre) dalla sbianca e dal selenio. E questo succede qualche tempo dopo, anche settimane, per capire meglio le debolezze e le peculiarità da stanare.

A ciascuno il suo.
Anche sul modo di intendere una buona foto.

Mi piacerebbe che anche qualcun'altro dicesse la sua sull'argomento. Sembrano tutti ammutoliti o non interessati ..... :-)

Chissà.

Ciao Paolo.
M.

PS: Vieni a Perugia. Non è poi così lontana.
Così avremo il tempo di parlarne di persona, con la carta alla mano.
PS x (*): Oggi finalmente ho finito di montare la C.O. a casa, dopo 30nni passati nei circoli. Ancora qualche piccolo problema organizzativo poi comincerò anche a stamparci.
Pacher Posted 14 years ago
Non immaginate il piacere a leggere questo tipo di discussioni...
MMauro, per sapere la mia opinione dovrai aspettare almeno una quindicina d'anni, il tempo di farmi le ossa in C.O. nel frattempo leggo le vostre e rubo...:)
Hattori Hanzo75 (Xenotar有) Posted 14 years ago
Idem come sopra!!! :-D
jittery crayon [deleted] Posted 14 years ago
Personalmente sono ammutolita perche' non penso di essere abbastanza esperta da aggiungere contributi interessanti alla discussione, ma non sono affatto disinteressata, anzi. :-)

Io pure spesso mi baso sulle scansioni e salto i provini a contatto e mi trovo abbastanza bene, d'altra parte non sono una virtuosa della stampa e mi accontento facilmente.

Per il colore preferisco Fuji perche' ha una leggera tonalita' fredda, mentre la Kodak e' un po' troppo caldina per i miei gusti.

La mia "finitura" preferita e' lustre (a meta' tra glossy e mat)

Per il bianco e nero uso Ilford Multigrade RC (politenata, sempre lustre) per le stampe di tutti i giorni.

Di baritate ho provato la Ilford Multigrade Warmtone glossy che non mi ha fatto impazzire e la Kentmere Finprint VC glossy che mi e' piaciuta abbastanza, ma e' passato tanto di quel tempo che non mi ricordo bene.

Per la stampa lith ho usato la Sterling Premium F Lith, ma non ho termini di paragone con altre carte, quindi non posso dare giudizi.
Hattori Hanzo75 (Xenotar有) Posted 14 years ago
Allora visto che ci siamo chiedo un pò di aiuti agli esperti!

Ci sono delle regole di base utili a dare maggiore profonditò alle foto? L'esempio di Mmauro, davanti più scuro, lo sfondo più chiaro, è sempre valido?

In attesa di recuperare una lampadina x l'ingranditore 6x6 stanotte mi butterò sul 35mm e vorrei stampare questa:

Alice II

Avete qualche suggerimento?

Thanks!

Mauro
jittery crayon [deleted] Posted 14 years ago
Io la taglierei un po' in alto e raddrizzerei l'orizzonte, per il resto non so.
Renato A. Posted 14 years ago
Per avere profondità i fattori sono tanti, come dice MMauro, per cui non c'è una regola fissa. Conta molto anche la luce, la focale ed anche la composizione.

Ad es
www.flickr.com/photos/7459176@N02/2403635958/

davanti c'è una panchina bianca, ma il senso di spazio è ugualmente presente. E' dovuto in parte alla luce di taglio alla corta focale ed alla presenza in primo piano della panchina stessa. Sono cose che, con un po' di occhio, si possono intuire già in ripresa, ma che si possono accentuare in C.O.

In stampa io mi concentro molto sul "contrasto locale" da dare al soggetto. Serve per dare un effetto presenza maggiore, poi, se il negativo me lo consente, "tiro dentro" con mascherature e bruciature, tutto il resto. A volte l'alternarsi di chiaroscuri ben piazzati, può dare il senso di profondità. Per questo che bisogna dare, come sostengo sempre, molta importanza all'esposizione e allo sviluppo del negativo: quando questo è buono si può arrivare ad una buona stampa. La previsualizzazione è fondamentale.

Ciao
admin
LikeAPolaroid Posted 14 years ago
bella discussione.

io come MMauro, uso una scansione senza modifiche per avere una idea, seppur generica e non precisissima, della "pasta" della stampa. VueScan mi sembra rilasciare una immagine più neutra rispetto ad altri software.

poi, tra la scansione ed il provino a contatto mi faccio una idea del lavoro.

faccio sempre una stampa come il provino a scalare mi suggerisce, senza lavorazioni particolari. poi ci ragiono, valuto gli sbilanciamenti, zone morte e zone troppo piene, e valuto cosa fre tenendo a mente il provino a contatto e la scansione. poi inizio a fare le modifiche. in genere questo avviene nella stessa sessione di stampa, ma c'è da dire che prima ci ho ragionato parecchio "a secco".

in c.o. scrivo tutto meticolosamente, tutti i vari tentativi e le modifiche fatte. è uno strumento fondamentale per rivedere il percorso a ritroso e capire veramente cosa esce fuori dopo una certa azione. si impara da morire.

alcune stampe difficili le ho lasciate digerire una sessione prima di fare la definitiva, guardando e riguardando la stampa base.

comunque dipende molto dal soggetto, dal negativo, etc.

però, alla base, c'è l'obiettivo finale di rendere la stampa esattamente come l'avevo immaginata. rendere il mio punctum, per dirla alla Barthes.

questa stampa, ad esempio

you said you'd wait until the end of the world

rappresenta una scena assolutamente diversa da quello che ho scattato - un negativo grigio, piatto, classica scena nebbiosa senza distinzioni. però, quando l'ho scattata, volevo rappresentare il senso di pace e speranza, il poter stare lì, a guardare ed ad aspettare possibilmente fino alla "fine del mondo", e non il grigiume freddo e piatto della nebbia.

il crop ha concentrato il fuoco sui tre alberi, a scalare. usando un contrasto molto alto e la giusta esposizione ho reso la nebbia ed i neri staccandoli dai grigi delle montagne sullo sfondo (il rischio di pappone era alto). la bruciatura alla base dell'albero in primo piano ha fornito il "piede" fornendo tridimensionalità. il viraggio selettivo al selenio mi ha freddato i neri (ho usato la Ilford Warmtone) lasciando i bianchi un pò caldini.

su questa stampa c'ho ragionato un paio di giorni a secco, poi in una sessione l'ho fatta come volevo.

bella o brutta che sia, che piaccia solo a te e non ad altri non importa. è la più bella soddisfazione, uscire dalla c.o. con la consapevolezza di aver raggiunto esattamente lo scopo prefissato.

a volte ci si riesce, a volte (molte) no. ed è proprio lo stimolo per continuare a stampare.
FilmIsBetter Posted 14 years ago
Questo topic è una miniera di conoscenza.
Grazie!
matteo.m Posted 14 years ago Edited by matteo.m (member) 14 years ago
Una cosa per cui ultimamente ho trovato utile il monitor è lo studio delle varie masse nella foto: per capirci meglio in questo scatto:



se alziamo anche grossolanamente il contrasto:

img333contrasto

si può vedere come la fascia centrale di alberi risulti piuttosto fastidiosa impedento all'occhio di scorrere verso il fondo e segando a metà il traliccio in primo piano. Nel caso decidessi di stamparla dovrò quindi dare più forza al piede (la parte bassa dell'immagine sulla quale si "appoggia") per cercare di ovviare a questo problema, anche se non è detto che ciò possa risultare sufficiente. Dovrò inoltre prestare attenzione al cielo che non scappi sia verso sinistra che verso destra, cercando quindi il punto giusto dove piazzare il bianco...e tante altre cosette :)
Hattori Hanzo75 (Xenotar有) Posted 14 years ago
Grazie per le idee... Mi avete dato un pò di spunti...
Ora ceno e poi mi metto a lavoro a pancia piena.... :-D

Mauro
Pacher Posted 14 years ago
io per adesso ho scoperto che con una costata da mezzo kilo in pancia mi risulta assai difficile piegarmi (tengo le bacinelle nella vasca da bagno) senza conseguenze disastrose. Per fortuna ho una buona ventilazione in C.O.
Hattori Hanzo75 (Xenotar有) Posted 14 years ago
Ecco la nuova versione... Contrastata, mascherata e bruciacchiata!!!
Al momento meglio di così nun me viene proprio...

La prima baritata... speriamo la seconda vada meglio!

Accetto ulteriori commenti e martellate!!!

Mauro
impressionando @ Paolo Posted 14 years ago
MMauro ha fatto facile con lo sfumino....
quel gatto va sbiancato piano piano..... con le maschere esce difficilmente come lo vorresti..... magari con due filtri ma con la sbianca penso venga meglio.
Hattori Hanzo75 (Xenotar有) Posted 14 years ago Edited by Hattori Hanzo75 (Xenotar有) (member) 14 years ago
@Paolo - Infatti è un casino!!! Ho pensato che avrei potuto mascherare il gatto, ma poi perderebbe in contrasto (credo...).

Con due filtri cosa intendi? Stampare il gatto con un filtro e poi fare una seconda stampa su tutto il resto? LA vedo molto tosta... ma si potrebbe tentare... Magari tra un pò, se ci provo adesso faccio solo cag...te!!! :-D

Thanks!!
impressionando @ Paolo Posted 14 years ago
Fatti una bottiglietta di sbianca e prova a pocciare con quella.... ma meglio lasciar perdere la sbianca e imparare con l'ingranditore.
...la sbianca è un po' barare.
Pacher Posted 14 years ago
Finalmente dopo un mese sono ritornato a casa, e dopo una buona paga obbligazione di fare un po di spesa prima che il gruzzolo cali...Volevo comprare una politenata la ADOX MCP 312 RC semi-matt. qualcuno la usa? che ne pensate?
admin
Ferod' Posted 14 years ago
della Adox mi piace tantissimo la Variotone un capolavoro con un supporto bianchissimo.
E' una carta calda ma trattata in Euko diventa neutra neutra.
Robarubata Posted 14 years ago
Mi allaccio a questo topic per chiedere un info, che razza di carta è la "Argenta"?, ha una confezione blu con la scritta argento.
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